
FAQ di Dispens@
Domanda:
Legumi e gonfiore addominale. Soluzioni?
Risposta:

Nonostante i numerosi benefici che derivano da un consumo regolare, i legumi sono spesso collegati ad una serie di effetti collaterali che ne possono disincentivare l’utilizzo, ossia la flatulenza, il gonfiore addominale e una conseguente condizione di disagio.
Questa problematica è legata alla presenza di fibre (soprattutto oligosaccaridi), che vanno incontro a fermentazione, soprattutto quando i legumi non vengono consumati frequentemente. Infatti, se non stimolata, la flora batterica coinvolta nella digestione dei legumi è in quantità esigua e le fibre in essi contenute vanno incontro a fermentazione con produzione abbondante di gas.
Un consumo di legumi 2 o 3 volte a settimana, iniziando con piccoli dosaggi e progressivamente crescendo, fa sì che questi ceppi batterici proliferino e siano pertanto in grado di metabolizzare al meglio le fibre contenute nei legumi. Nell’arco di poche settimane quindi il problema della flatulenza va a risolversi.
Un sistema per ridurre la sensazione di disagio collegato al consumo di legumi è quello dell’ammollo prolungato, di almeno 24 ore, cambiando l’acqua più volte prima di procedere con una cottura protratta (2-3 ore).
Per limitare la fermentazione intestinale può essere utile anche aggiungere durante la cottura semi di finocchio o di cumino, oppure dell’alga kombu (ne bastano circa 5 cm per 200g di legumi).