Ortaggi gustosi e condimenti essenziali con un effetto benefico per la salute.
Aglio, cipolla, scalogno, erba cipollina e porro – appartenenti al genere Allium della famiglia delle Liliaceae – sono stati riconosciuti nei secoli come ortaggi gustosi, condimenti essenziali e piante della spiccata azione curativa.
L’utilizzo di aglio e cipolla nella storia.
Tribù di cacciatori-raccoglitori di tutto il mondo erano a conoscenza di un effetto benefico dell’aglio ed utilizzavano i bulbi di queste piante per curare ferite, febbre, infezioni, aumentare la forza e la resistenza alla fatica.
I reperti più antichi riportano che nelle regioni montuese del Pakistan, la popolazione cercò di addomesticare le cipolle selvatiche, che crescevano spontaneamente, allo scopo di ridurne la piccantezza e aumentarne così il consumo.
Con il tempo, il genere Allium entrò a far parte dell’arsenale farmacologico di diverse civiltà: in un papiro egiziano risalente al 1500 a.C. vengono riportate oltre 20 diverse ricette per preparare medicinali a base di aglio e gli atleti greci intorno al 700 a.C. lo utilizzavano miscelato a succo di cipolla per aumentare forza e resistenza: la prima forma di doping.
In tempi più recenti, durante la Seconda Guerra Mondiale, gli ufficiali medici russi applicavano aglio crudo sulle ferite per ridurre il rischio di infezione e più recentemente nel 2009, nell’esercito moldavo era prevista la fornitura di quotidiana di una cipolla e diversi spicchi d’aglio per proteggere i soldati dalle infezioni (1).
Questa breve rassegna sugli innumerevoli effetti nutraceutici mediati da cipolle, aglio, porri, erba cipollina e tutti quegli alimenti che fanno capo al genere Allium, mira a promuoverne un utilizzo frequente nei piatti di tutti i giorni, anche se il sapore intenso e persistente potrebbero suscitare le proteste di più di un consumatore.
Dati scientifici a sostegno di un consumo abituale di aglio e cipolla
Esperimenti su modelli cellulari e animali a dimostrazione dell’efficacia di Allicina e Quercetina.
Al di là dei reperti storici o delle tradizioni tramandate, esiste una consistente letteratura scientifica che descrive le proprietà antibatteriche, antimicotiche e antivirali dell’aglio (2). Anche se finora non sono stati condotti studi epidemiologici su vasti gruppi di popolazione, sono numerosi gli esperimenti in vitro e in modelli animali che dimostrino come l’aglio, ed in particolare la molecola Allicina in esso contenuta, riesca a bloccare completamente la proliferazione di batteri come Salmonella, Colera o Streptococco.
L’Allicina sembrerebbe inoltre in grado di indurre la morte cellulare (apoptosi) in svariate colture di cellule tumorali in vitro e in caso di cancro allo stomaco in modelli animali (3).
Anche le cipolle, grazie all’elevato contenuto di quercetina, mostrano una spiccata capacità antiossidante e antiinfiammatoria. Questo flavonoide, che possiamo ritrovare anche nei frutti rossi e nell’uva, consumato abitualmente potrebbe essere utile in caso di malattie cardiovascolari e in condizioni di ipertensione (5,6).
Effetti dell’aglio su infiammazione e sistema immunitario.
In una recente rassegna degli studi condotti su aglio e derivati, è stato evidenziato come, oltre all’Allicina, anche i derivati contenenti zolfo, indicati con il termine “composti solforati”, siano in grado di agire sul livello di infiammazione generale e sul sistema immunitario.
In particolare, sia grazie ad esperimenti su cellule e su modelli animali che su pazienti arruolati in studi controllati, è stato osservato che i composti solforati, abbondanti soprattutto nell’aglio invecchiato, sono in grado di limitare la risposta infiammatoria, di abbassare i livelli circolanti di molecole infiammatorie e di stimolare la proliferazione di tutte le classi di cellule del sistema immunitario coinvolte nei meccanismi di difesa e riparazione (4).
Miti da sfatare sulle proprietà curative dell’Aglio
Distinguere le tradizioni popolari dall’effetto terapeutico.
Nonostante le numerose virtù dell’Aglio, alcune proprietà vengono ricondotte a credenze popolari piuttosto che ad un’effettiva dimostrazione di efficacia secondo i canoni della ricerca scientifica.
Tra i miti da sfatare ritroviamo la capacità dell’aglio di combattere otiti e infezioni a livello dell’orecchio esterno. Non esiste nessuno studio condotto su pazienti affetti da otite in cui venga riportato un beneficio nel posizionare uno spicchio d’aglio all’interno dell’orecchio. Sono stati descritti invece casi di estese infezioni in pazienti che hanno inserito in profondità nel condotto uditivo uno spicchio d’aglio e non hanno seguito una terapia antibiotica idonea.
Un’altra proprietà attribuita all’aglio è quella di contrastare episodi di disfunzione erettile e, in maniera più generale, di fungere da tonico nell’attività sessuale. Il consumo di due o tre spicchi nelle 24 precedenti all’incontro, accompagnati da un’applicazione locale, vendono descritti come metodi efficaci per migliorare le performance sessuali maschili. Nessuno studio scientifico è finora riuscito a verificare l’esattezza di queste affermazioni (7).
Per quanto riguarda invece il consiglio di utilizzare abbondante aglio in caso di influenza e raffreddore, in letteratura è presente un singolo lavoro condotto su 60 soggetti che per 45 giorni sono stati trattati con un supplemento a base di estratto di aglio invecchiato, ricco di composti solforati, ed in cui è stata osservata, rispetto al gruppo di controllo, una riduzione dei sintomi e dei giorni di malattia collegati a raffreddore ed influenza. In questo caso si parla però di un estratto altamente concentrato e modificato, e non del “rimedio della nonna” a base di singoli spicchi (8).
La ricerca scientifica ha dedicato molto spazio allo studio delle proprietà curative dell’aglio e, utilizzando modelli cellulari o animali, ne sono state descritte la capacità di ridurre il colesterolo LDL, di migliorare patologie cardiovascolari o degenerative, ma gli stessi studi, condotti su vasti gruppi di pazienti finora non hanno prodotto risultati sufficientemente solidi (9).
Aglio e contagio da Covid-19
Sfatiamo le fake news.
Sulla scia delle informazioni più o meno serie che circondano l’Aglio e le sue proprietà, è importante porre l’attenzione su una bufala recentemente diffusa su social e blog: l’assunzione regolare o abbondante di Aglio e derivati non protegge dal contagio da Covid-19 e non interviene nel processo di guarigione.
La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità è intervenuta per smentire questa “fake news” (10).
Riferimenti scientifici
- Robinson J. 2013. Eating on the wild side. The missing link to optimum health. Giulio Einaudi editore s.p.a. Torino.
- Rana S.V. 2011. Garlic in Health and Disease. Nutr Res Rev, 24 (1), 60-71
- Borlinghaus J. et al. 2014. Allicin: Chemistry and Biological Properties. Molecules, 19 (8), 12591-618.
- Rodrigues C, Percival SS. 2019. Immunomodulatory Effects of Glutathione, Garlic Derivatives, and Hydrogen Sulfide. Nutrients;11(2):295. Published 2019 Jan 30. doi:10.3390/nu11020295
- Anand D. et al. 2016. Overviews of Biological Importance of Quercetin: A Bioactive Flavonoid. Pharmacogn Rev. 2016 Jul-Dec;10(20):84-89.
- Dabeek WM. et al. 2019. Dietary Quercetin and Kaempferol: Bioavailability and Potential Cardiovascular-Related Bioactivity in Humans. Nutrients. 2019 Sep 25;11(10):2288.
- https://www.butac.it/lo-puoi-mettere-nellorecchio/
- Nantz MP. et al. 2012. Supplementation with aged garlic extract improves both NK and γδ-T cell function and reduces the severity of cold and flu symptoms: a randomized, double-blind, placebo-controlled nutrition intervention. Clin Nutr;31(3):337-344. doi:10.1016/j.clnu.2011.11.019.
- Majewski M. 2014. Allium sativum: facts and myths regarding human health. Rocz Panstw Zakl Hig;65(1):1-8.
- https://tg24.sky.it/salute-e-benessere/2020/04/16/fake-news-coronavirus-aglio