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E’ veramente “il pasto più importante della giornata”?

Negli anni molti ricercatori hanno cercato di capire se la prima colazione sia effettivamente il pasto più importante della giornata e quali possano essere le conseguenze per coloro che saltano la colazione.

Negli ultimi 40 anni sono profondamente cambiate le abitudini alimentari, anche per quanto riguarda la pianificazione dei pasti, e il fatto di saltare la prima colazione rappresenta un argomento di dibattito per nell’ambito della Salute Pubblica. Inoltre, si è diffusa l’opinione che saltare la prima colazione possa essere utile per controllare al meglio il peso corporeo.

Sono numerosi gli studi che hanno cercato di fare chiarezza sull’importanza o meno di consumare la prima colazione e quali possano essere i possibili effetti sulla salute (1).

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Colazione e rischio di sovrappeso e obesità.

In una recente meta-analisi che ha valutato studi condotti tra il 2003 e il 2019, è stato osservato che saltare la prima colazione aumenta del 44% il rischio di sviluppare sovrappeso e obesità e che questa abitudine è collegata ad un aumento del 31% del rischio che questo aumento di peso sia localizzato a livello della circonferenza vita, aspetto strettamente collegato al rischio metabolico e cardiovascolare (2).

Il rischio di sovrappeso e obesità tra coloro che saltano la prima colazione è globale e non risente delle diverse culture, possibilità socioeconomiche o livello culturale (2).

L’effetto sul rischio di sovrappeso e obesità legato all’abitudine di saltare la prima colazione, si osserva in maniera significativa anche nella popolazione pediatrica o nella fascia degli adolescenti, rappresentando così un aspetto su cui programmare interventi di salute pubblica (1-2).

Saltare la prima colazione e aumento del rischio di sviluppare diabete di tipo-2 e malattie cardiovascolari.

In una successiva meta-analisi è stato valutato l’effetto di questa abitudine sul rischio cardiovascolare e sul rischio di sviluppare diabete di tipo-2 e, anche in questo caso, è stata identificata una correlazione diretta tra coloro che saltano spesso la prima colazione (4-5 volte a settimana) e un aumentato rischio di malattia del 55%.

Per quanto riguarda il rischio di diabete, l’aumento del peso osservato in coloro che saltano la prima colazione è solo in parte causa della malattia. Sembra che saltare la prima colazione comporti una peggiore capacità di controllare le glicemie nell’arco della giornata (3).

È stato osservato inoltre che coloro che saltano la prima colazione hanno un rischio di andare incontro ad un attacco cardiaco, anche mortale, il 27% più alto rispetto a coloro che consumano regolarmente una prima colazione bilanciata (4).

Meccanismi coinvolti nell’aumento del rischio di malattia tra coloro che saltano la prima colazione,

Tra i vari meccanismi coinvolti, è stato osservato che coloro che saltano la colazione tendono ad avere molta più fame in seguito e a preferire alimenti con una concentrazione maggiore di calorie, sale e zuccheri, soprattutto nella seconda parte della giornata.
Proprio queste scelte sembrano favorire lo sviluppo di patologie a carico dell’apparato cardiocircolatorio, sovrappeso, obesità e diabete (1-3).

Coloro che consumano abitualmente la prima colazione, tendono ad avere una migliore qualità tra gli alimenti scelti, soprattutto per quanto riguarda l’apporto di vitamine, sali minerali e fibre.

Riferimenti scientifici:

  1. Lopez-Minguez J., et al.“Timing of breakfast, lunch and dinner. Effect on obesity and metabolic risk.” Nutrients 2019;11:2624-39.
  2. Ma X, et al. Skipping breakfast is associated with overweight and obesity: A systematic review and meta-analysis. Obes Res Clin Pract. 2020 Jan-Feb;14(1):1-8. doi: 10.1016/j.orcp.2019.12.002. Epub 2020 Jan 7. PMID: 31918985.
  3. Takagi H ; ALICE (All-Literature Investigation of Cardiovascular Evidence) Group. Meta-Analysis of Relation of Skipping Breakfast With Heart Disease. Am J Cardiol. 2019 Sep 15;124(6):978-986. doi: 10.1016/j.amjcard.2019.06.016. Epub 2019 Jun 25. PMID: 31326073.
  4. Cahill LE,et al. Prospective study of breakfast eating and incident coronary heart disease in a cohort of male US health professionals. Circulation. 2013 Jul 23;128(4):337-43. doi: 10.1161/CIRCULATIONAHA.113.001474.
  5. Bandin C., et al. “Meal timing affect glucose tolerance, substrate oxidation and circadian-related variables: a randomized, controlled trial.” Int.J.Obes.2015;39:823-33.
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