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Approcci Dietetici per Ridurre la Pressione Arteriosa.

Cos’è l’Ipertensione?

Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte nel mondo e tra i fattori di rischio che concorrono a creare questo quadro patologico, l’ipertensione arteriosa ha un impatto importante. Infatti, un livello di pressione arteriosa elevata nel tempo crea un danno alle pareti dei vasi, favorendo o aggravando la formazione di placche aterosclerotiche. Il costante e progressivo stress sui vasi esercitato dal sangue che scorre con una pressione troppo elevata nel tempo può causare la rottura del vaso stesso e quindi ictus, infarto, danno renale e arteriopatie periferiche.

Questa condizione cronica colpisce il 30-40% della popolazione adulta in tutto il mondo e la percentuale supera il 60% se si prendono in considerazione solo le persone con più di 60 anni.

La diagnosi di ipertensione viene fatta quando misurazioni successive indicano un valore della pressione sistolica e/o diastolica superiori ai riferimenti ottimali o normali indicati nelle linee guida recentemente aggiornate dalla Società Europea di Cardiologia (ESC; European Society of Cardiology) e dalla Società Europea di Ipertensione (ESH; European Society oh Hypertension) (1,2).

Classificazione della pressione sanguigna e definizione dei gradi di ipertensione.

CategoriaSistolica (mmHg)Diastolica (mmHg)
Ottimale<120e<80
Normale120-129e/o80-84
Normale alta130-139e/o85-89
Ipertensione I Grado140-159e/o90-99
Ipertensione II Grado160-179e/o100-109
Ipertensione III Grado≥180e/o≥110
Ipertensione sistolica≥140e<90
Linee guida proposte dalla Società Europea di Cardiologia e dalla Società Europea dell’Ipertensione (1,2).

Vengono indicati come ottimali, valori di pressione sistolica inferiori ai 120 mmHg e diastolica inferiori agli 80 mmHg.

Trattamento dell’Ipertensione.

Il trattamento dell’ipertensione prevede la combinazione di interventi sullo stile di vita associati, quando necessario, ad una terapia farmacologica (2).

 

Interventi mirati a modificare alcune abitudini possono infatti essere efficaci nel controllare i valori di pressione arteriosa ed evitare o posticipare l’assunzione di farmaci.

 

 

Per interventi sullo stile di vita, si intendono:

  • riduzione dell’apporto di sodio,
  • limitazione del consumo di alcol,
  • alimentazione salutare,
  • esercizio fisico regolare,
  • controllo del peso corporeo,
  • cessazione del fumo,
  • intervento sui fattori di stress.

Interventi sullo stile di vita: la Dieta DASH

Tra i diversi interventi proposti per modificare lo stile di vita nei soggetti ipertesi, un particolare interesse è stato rivolto ad una dieta riconosciuta con l’acronimo DASH: Dietary Approaches to Stop Hypertension, ovvero approcci dietetici per combattere l’Ipertensione.

La Dieta DASH è un regime alimentare sviluppato dall’U.S. National Institutes of Health nel 1996, con l’obiettivo di mantenere cuore e apparato circolatorio in salute, soprattutto in condizioni di pressione arteriosa elevata.
La Dieta proposta è ricca di verdura, frutta, prodotti integrali, frutta secca a guscio e latticini con un ridotto contenuto di grassi. Viene inoltre ridotto significativamente il consumo di prodotti ricchi di grassi animali, grassi trans e colesterolo, così come l’utilizzo di bevande zuccherate, dolci e snaks.

Negli ultimi 20 anni sono molti gli studi che hanno cercato di dimostratore l’efficacia di questo percorso dietetico e, confrontando migliaia di articoli attraverso quella che viene definita “meta-analisi”, è stata dimostrata la capacità della Dieta DASH di ridurre sia la pressione sistolica che la pressione diastolica, soprattutto in pazienti ipertesi con meno di 50 anni e non trattati con farmaci (3-5).

La riduzione osservata nei diversi studi clinici va da -7.6 mmHg a – 3.1 mmHg per quanto riguarda la pressione sistolica e da -4.2 mmHg a -2.5 mmHg nel caso della pressione sistolica (3).

In tutti questi progetti internazionali, oltre all’effetto sulla pressione arteriosa, è stato osservato che la Dieta DASH è in grado di migliorare complessivamente i fattori di rischio cardiovascolari come le condizioni di dislipidemia, agendo soprattutto sul colesterolo LDL, migliora il controllo glicemico e permette di ridurre il peso. Inoltre, la Dieta DASH si è dimostrata efficace anche nel ridurre i livelli di infiammazione generale valutati attraverso il marcatore “Proteina C reattiva” (4).

Riferimenti Scientifici:

  1. Williams B. et al 2018 Practice Guidelines for the management of arterial hypertension of the European Society of Cardiology and the European Society of Hypertension. Blood Press. 2018 Dec;27(6):314-340. doi: 10.1080/08037051.2018.1527177. Erratum in: Blood Press. 2019 Feb;28(1):74. PMID: 30380928.
  2. Cuspidi C. et al. 2018. Treatment of hypertension: The ESH/ESC guidelines recommendations. Pharmacol Res; 128:315‐321.
  3. Filippou CD et al. Dietary Approaches to Stop Hypertension (DASH) Diet and Blood Pressure Reduction in Adults with and without Hypertension: A Systematic Review and Meta-Analysis of Randomized Controlled Trials. Adv Nutr. 2020 Sep 1;11(5):1150-1160. doi: 10.1093/advances/nmaa041. PMID: 32330233; PMCID: PMC7490167.
  4. Chiavaroli L et al. DASH Dietary Pattern and Cardiometabolic Outcomes: An Umbrella Review of Systematic Reviews and Meta-Analyses. Nutrients. 2019 Feb 5;11(2):338. doi: 10.3390/nu11020338. PMID: 30764511; PMCID: PMC6413235.
  5. Appel L.J. et al. 1997. A clinical trial of the effects of dietary patterns on blood pressure. NEJM;336(16):1117-24.
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