Skip to content

Mantenere un’alimentazione corretta prima, durante o dopo un’infezione è di primaria importanza.

Oltre al distanziamento, all’uso della mascherina e al frequente lavaggio delle mani, sempre maggiore attenzione è rivolta a quali cambiamenti o strategie si possano mettere in atto per ridurre il rischio di infezione.

Tra le domande più frequenti, un grande interesse è rivolto al ruolo della dieta e alla necessità di assumere integratori per aumentare le difese dell’organismo, per contrastare in maniera ancora più efficace questa pandemia o per rendere più rapido il recupero in caso di contagio.

Ribadendo che nessun singolo alimento o supplemento è in grado di prevenire il rischio di contagio da Covid-19, è stato osservato come mantenere un’alimentazione corretta prima, durante o dopo l’infezione sia di primaria importanza. Inoltre, una dieta varia e ricca di verdura, frutta, cereali integrali, grassi e proteine salutari, è in grado di fornire tutte le Vitamine e Sali Minerali necessari all’organismo, senza dovere assumere integratori alimentari (1,2).

La Vitamina D, fondamentale non solo per la salute delle ossa.

La Vitamina D, oltre al controllo dell’omeostasi di calcio e minerali, svolge un’azione di regolazione anche nei confronti del sistema immunitario, rafforzando le naturali barriere di difesa e aumentando l’efficienza delle cellule del sistema immunitario nel contrastare virus e batteri. Inoltre, la Vitamina D è coinvolta sia nella riduzione delle molecole infiammatorie che nella sintesi di enzimi ad azione antiossidante, dimostrandosi così utile nell’attenuare il quadro di estrema infiammazione che caratterizza i casi più severi di infezione da coronavirus. Infine, è stato osservato che la vitamina D è in grado interferire direttamente sul virus riducendone la replicazione e facilitandone l’eliminazione da parte delle cellule del sistema immunitario.

Un quadro di carenza di vitamina D, che si osserva spesso nella popolazione anziana o nei soggetti obesi, potrebbe quindi rappresentare un fattore su cui intervenire per contrastare l’infezione da Covid-19 (1-3).

La Vitamina C e il suo ruolo contro infiammazione e radicali liberi.

Anche la Vitamina C contribuisce in maniera efficiente al corretto funzionamento del sistema immunitario, contrastando i processi infiammatori e limitando il rilascio di molecole infiammatorie e radicali liberi, rivelandosi così particolarmente utile in caso di infezione da coronavirus. Inoltre, un consumo adeguato di Vitamina C sembra ridurre la suscettibilità nei confronti di attacchi da parte del virus riducendo la probabilità di sviluppare polmoniti. La supplementazione si è rivelate efficace soprattutto nelle persone già debilitate e malnutrite (4).

Perché è importante fare attenzione anche allo Zinco.

Tra i minerali, lo Zinco sembra svolgere un ruolo chiave nel sostenere il sistema immunitario grazie al suo coinvolgimento sia nei processi di sintesi degli anticorpi che nella produzione di globuli bianchi. In caso di carenza di Zinco si è osservato uno sbilanciamento nel sistema immunitario con un eccesso di molecole infiammatorie ed una carenza di anticorpi. In caso di infezione da coronavirus, lo Zinco sembra anche in grado di rallentare la proliferazione del virus stesso. Sulla base di queste osservazioni, sono in corsi studi per verificare se sia necessaria una supplementazione o se lo Zinco, naturalmente presente negli alimenti, sia sufficiente a garantire un quadro di buona salute (5).

Le prognosi peggiori in caso di carenza di Selenio.

Recentemente, confrontando le caratteristiche dei pazienti con un quadro più grave rispetto ai soggetti con una forma lieve di infezione di Covid-19, è emerso che una carenza di Selenio è correlata ad una prognosi peggiore. Il Selenio è un minerale coinvolto nei processi di ossidoriduzione, la cui carenza comporta un eccesso di radicali liberi circolanti ed un aumento della patogenicità dei virus, soprattutto quelli coinvolti in patologie polmonari (6).

Oltre ai nutrienti indicati, anche la Vitamina A, la Vitamina E, gli acidi grassi polinsaturi, associati ad un corretto apporto di proteine e di fibre sono le strategie che si stanno rivelando più utili nel sostenere le difese immunitarie.

Senza dover ricorre ad una supplementazione con multivitaminici, se non state rilevate carenze specifiche, un’alimentazione varia, ricca di fitocomposti e di fibre che nutrano la flora batterica intestinale, sono gli strumenti più utili per sostenere le difese contro virus tipici del periodo invernale, malattie da raffreddamento e ancora di più nei confronti del virus da Covid-19 (2,7).

Tante idee per fare scorta di Vitamina C, Zinco e Vitamina D partendo dalla tavola di ogni giorno.

Riferimenti scientifici:

  1. Jovic TH et al. 2020. Could Vitamins Help in the Fight Against COVID-19? Nutrients. Aug 23;12(9):E2550. doi: 10.3390/nu12092550. PMID: 32842513.
  2. Richardson DP et al. 2020. Nutritional status of micronutrients as a possible and modifiable risk factor for COVID-19: a UK perspective. Br J Nutr. Aug 20:1-7. doi: 10.1017/S000711452000330X. Epub ahead of print. PMID: 32815493; PMCID: PMC7492581.
  3. Martineau AR et al. 2017. Vitamin D supplementation to prevent acute respiratory tract infections: systematic review and meta-analysis of individual participant data. BMJ.Feb 15;356:i6583. doi: 10.1136/bmj.i6583. PMID: 28202713; PMCID: PMC5310969.
  4. Hemilä H et al. 2020. Vitamin C for preventing and treating pneumonia. Cochrane Database Syst Rev. 2013 Aug 8;(8):CD005532. doi: 10.1002/14651858.CD005532.pub3. PMID: 23925826.
  5. Alexander J et al. 2020. Early Nutritional Interventions with Zinc, Selenium and Vitamin D for Raising Anti-Viral Resistance Against Progressive COVID-19. Nutrients. 2020 Aug 7;12(8):2358. doi: 10.3390/nu12082358. PMID: 32784601; PMCID: PMC7468884.
  6. Zhang J et al.2020. Association between regional selenium status and reported outcome of COVID-19 cases in China. Am. J. Clin. Nutr. 2020, 111, 1297–1299.
  7. Alkhatib A. Antiviral Functional Foods and Exercise Lifestyle Prevention of Coronavirus. Nutrients. 2020 Aug 28;12(9):E2633. doi: 10.3390/nu12092633. PMID: 32872374.

Scarica: download